Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Il garum come medicina?
Accadeva nell’Antica Roma, dove persino ad un condimento culinario potevano essere attribuite virtù medicamentose.
Di quanto questa bizzarra salsa a base di interiora di pesce fosse importante nella gastronomia romana ho già parlato in questo post https://www.pilloledistoria.it//1787/storia-antica/garum-liquamen-salsa-preferita-dai-romani: i cittadini dell’Urbe ne erano letteralmente innamorati e la usavano per insaporire qualsiasi piatto, dalle carni alle verdure, dai primi ai secondi, senza tralasciare i contorni.
Meno noto però, è il suo uso medicinale che, pure, a Roma era piuttosto conosciuto e diffuso.
Ne parla anche Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia.
In essa lo scrittore afferma che il garum, o liquamen, era utile per curare svariati malanni e, principalmente, la dissenteria e i morsi di cane.
E non finisce qui.
Visto l’elevato contenuto di proteine animali, si riteneva che il garum fosse capace di stimolare l’appetito e pertanto che si rivelasse estremamente utile in caso di inappetenza.
A prescindere da quanto ciò fosse veritiero o meno, è certo che i romani andassero letteralmente pazzi per questa salsa dall’odore pungente e dal sapore inconfondibile.
Sebbene fosse di origine fenicio-greca infatti, furono loro i primi a dar vita ad una vera e propria industria per produrla (Foto da: alamy.it).
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