Plutarco (46/48 d.C.-125/127 d.C.)

Plutarco (46/48 d.C.-125/127 d.C.)

L’omosessualità era talmente radicata nella cultura greca, che considerava la pederastia, ovvero il legame tra uomo adulto e ragazzo, la forma d’amore ideale, da guardare addirittura con disprezzo l’attrazione di un maschio nei confronti di una donna, frutto, secondo quel tipo di mentalità, degli istinti più bassi.

Era questo il pensiero corrente degli intellettuali del tempo, tra i quali possiamo prendere ad esempio Plutarco (46/48 d.C.-125/127 d.C.), la cui opinione in proposito è illuminante:

“Il vero amore non trova posto nel gineceo e, io lo dico, non è amore quello che provate per le donne e le giovinette. Sarebbe altrettanto assurdo chiamare amore ciò che le mosche sentono per il latte, le api per il miele, o gli allevatori e i cuochi per i vitelli o il pollame che ingrassano”.

Direi che non avrebbe potuto essere più chiaro di così (Foto da: studenti.it).