Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
L‘abbigliamento femminile del 1300 non si discostava di molto da quello maschile (vedi anche: https://www.pilloledistoria.it//2443/medioevo/firenze-1300-labbigliamento-maschile).
Il capo di vestiario tipico ed immancabile nell’armadio delle signore dell’epoca, ricche o povere che fossero, era la sottana (o socca), una specie di gonna che partiva dalla vita e scendeva fino ai piedi.
Sopra di essa si metteva la gonnella (o gamurra), tutta di un pezzo o con i bottoni sul davanti, anch’essa lunga fino a toccare terra, di lana in inverno, di seta in estate.
A volte le donne indossavano anche una guarnacca (o guarnaccia) simile a quella degli uomini, ma addolcita da dettagli più femminili.
Quando faceva molto freddo, il capo d’elezione era il mantello foderato di pelliccia.
Quanto finora descritto costituiva il look per presentarsi in pubblico, quindi quello per uscire, mentre la mise domestica si limitava, in genere, ad una gamurra completamente abbottonata sul davanti.
Stando a quanto affermato da Dante Alighieri, secondo il quale le donne di Firenze andavano in giro “mostrando con le poppe il petto“, possiamo supporre che le scollature fossero non sempre monacali.
In effetti, esse venivano accentuate da cuscinetti o busti che sortivano lo stesso effetto di sostegno e di valorizzazione dei moderni reggiseni (Foto da: angelfire.com).
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