soldo di cacio

Un “soldo” settecentesco

Di sicuro conoscete perfettamente l’espressione “soldo di cacio“, ma sapete anche perché si dice così, cosa significa e qual è la sua origine?

Si tratta di un modo di dire molto diffuso in Italia e sta ad indicare, con affettuosità e bonomia, mai con cattiveria, un bambino, una persona piccola di statura o un oggetto di dimensioni ridotte.

Il detto in pratica, ironizza simpaticamente sulla “piccolezza” di qualcuno o qualcosa.

Di solito la si utilizza per i bambini.

Le radici storiche della locuzione affondano nel Medioevo.

Soldo di cacio: dall’antica moneta al modo di dire

Il soldo è un’antica moneta risalente alla fine XII secolo fatta coniare a Milano dall’Imperatore Enrico VI.

L’oggetto ha goduto di lunga vita, essendo rimasto in corso fino all’epoca napoleonica, quando venne soppiantato dalla Lira.

Tuttavia il soldo non sparì, semplicemente perse gran parte del suo valore, equivalente a pochi centesimi.

Il cacio invece, come è noto, non è altro che il termine italiano con cui in Toscana si è soliti riferirsi al formaggio, mentre a Roma esso è sinonimo di Pecorino.

L’unione della due parole dunque, ha originato la locuzione che tutti usiamo ancora oggi: con un soldo si poteva acquistare solo una fettina molto sottile di cacio, quindi poco (o piccolo) (Foto da: numismaticaferrarese.com/it).

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About the Author: Maria Paola Macioci