Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Nel cranio di un uomo morto durante l’eruzione del Vesuvio che nel 79 d.C. distrusse Ercolano e Pompei, si trovano resti di cervello vetrificati.
La scoperta di reperti del genere è rarissima in archeologia, poiché quasi mai tali tessuti si conservano a lungo.
I resti in questione sono inoltre vetrificati, ovvero trasformati dall’estremo calore in frammenti simili all’ossidiana, anche se più fragili.
Ma chi è la vittima in questione?
Quasi certamente si tratta del custode del tempio dedicato ad Augusto, un edificio religioso di Ercolano.
Così come i suoi sfortunati concittadini, l’uomo morì all’istante a causa di uno shock termico fulminante.
Non furono i gas soffocanti ad ucciderlo.
La scoperta del corpo, che si trova nel parco archeologico di Ercolano, risale agli anni ’60, ma solo recentemente si sono visti i resti di cervello vetrificati che lo riguardano.
La notizia è stata pubblicata sul New England Journal of Medicine.
Pier Paolo Petrone, antropologo dell’Università Federico II di Napoli, studioso specializzato negli effetti provocati dall’eruzione del Vesuvio sulla popolazione e sul territorio circostante, ha coordinato la ricerca.
Se volete saperne di più a riguardo cliccate qui: https://www.focus.it/cultura/storia/ercolano-scoperti-i-resti-di-cervello-vetrificato-in-una-vittima-dell-eruzione.
Ercolano e Pompei smetteranno mai di stupirci?
Alla prossima entusiasmante scoperta! (Foto da: artslife.com).
Pubblicato il: 20 Luglio 2014
Pubblicato il: 29 Aprile 2014
Pubblicato il: 18 Febbraio 2017
Pubblicato il: 25 Luglio 2016
Pubblicato il: 8 Maggio 2014
Pubblicato il: 29 Marzo 2015
Pubblicato il: 19 Dicembre 2017
Pubblicato il: 7 Luglio 2014
Pubblicato il: 8 Giugno 2016
Pubblicato il: 22 Settembre 2014
Pubblicato il: 12 Gennaio 2015
Pubblicato il: 13 Dicembre 2016