Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
A venti anni esatti dal tragico incidente stradale a Parigi in cui perse la vita, una mostra a Torino, attraverso fotografie ed oggetti d’epoca, ripercorre le tappe salienti della breve ma intensa esistenza di Diana Spencer, meglio nota come Lady Diana, dapprima moglie e in seguito ingombrante ex dell’erede al trono d’Inghilterra Carlo.
Il matrimonio da favola, la felice doppia maternità, i frequenti bronci nelle occasioni ufficiali, i tanti incontri con personaggi famosi, da quelli del mondo musicale ai protagonisti del jet-set internazionale, fino alle strazianti immagini delle lamiere contorte dell’auto dello schianto, tutto sarà visibile nelle stupende Sale dei Paggi della Reggia di Venaria fino al prossimo 28 Gennaio 2018.
Un percorso in cui risulta certamente ben evidente la metamorfosi da ragazza bella ma impacciata avvolta in improbabili quanto discutibili outfit british-style ad icona di stile e glamour sempre sulle copertine delle riviste di mezzo pianeta, anche grazie alle influenti amicizie nel campo della moda, come quella con Gianni Versace.
In realtà, personalmente, non sono certa dei particolari meriti ascrivibili a questa donna aristocratica e ricca che, in fondo, si è sempre preoccupata di far parlare di sé più per gli abiti indossati e le rancorose rivelazioni sulla Corona inglese che per ben più nobili ed urgenti cause umanitarie, e ciò nonostante le sterminate possibilità che l’indiscutibile posizione di privilegio le garantiva, ma Lady Diana, forse anche per l’abilità con cui seppe usare i media a proprio vantaggio, è considerata una icona del ‘900, secolo di cui incarna alla perfezione anche alcune pecche e fragilità.
Per maggiori informazioni sulla mostra potete telefonare al numero 011 4992333 oppure navigare nel sito lavenaria.it (Foto da: qnm.it).
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E dai… Io sono stanca della storia di Santa Strizzolina, morta in macchina incinta del suo ultimo amante. Un re del passato le avrebbe fatto tagliare la testa, altro che divorzio. Persino sua nonna, Barbara Cartland, le ha dato torto. Il suo non è stato un matrimonio d’amore, d’accordo, ma aveva privilegi negati alle comuni mortali: peccato che lei non abbia avuto la dignità della moglie di Vittorio Emanuele II. Come temevo sarebbe successo, ci sono state perfino illazioni sulla legittimità del secondo figlio: non lo sapeva che il suo comportamento doveva proteggerlo da queste spiacevoli storie, e invece le ha causate? Adesso parlano del dolore dei ragazzi: ma va’? Era la madre! In quanto a Carlo, ha cercato di mantenere il suo riserbo per anni, ma non c’è riuscito neppure Vittorio Emanuele all’epoca sua, figuriamoci oggi.
Non vado pazza per Lady Diana, ma è morta tragicamente a soli 36 anni. Quanto alla vita privata, era divorziata da Carlo, quindi non aveva un amante ma un compagno. Per fortuna non siamo più ai tempi di Enrico VIII, principessa o meno, una donna deve accettare sempre e comunque di fare la consorte cornuta e contenta? Io penso proprio di no