Rasputin

Rasputin circondato da donne, sua grande passione

Non c’è aspetto della vita di Rasputin che non sia controverso, ma forse nessuno lo è quanto la sua sessualità, a tutt’oggi, a cento anni di distanza dalla morte, tutt’altro che chiara.

Di certo il monaco siberiano fu alquanto esuberante da questo punto di vista, ma colpisce forse più di tutti il suo strettissimo legame con la prostituzione, singolare in un uomo che poteva contare su una schiera di donne in deliquio per lui, quasi tutte appartenenti all’alta società, disponibili ad ogni ora del giorno e della notte.

Perché dunque la continua, quasi ossessiva ricerca di sesso mercenario?

Che però è una certezza, provata dai lunghi e dettagliati resoconti della Polizia imperiale, che dal 1912 iniziò a monitorare tutti i suoi movimenti.

Risulta quindi che Rasputin incontrava prostitute in continuazione e con loro aveva rapporti ovunque, a casa sua, negli alberghi cittadini e persino nei bagni pubblici, spesso più di una volta nella stessa giornata.

Ci sono giunte anche le testimonianze di alcune di queste donne, che raccontano di un particolare comportamento tenuto dal mistico, che spesso si sarebbe limitato a farle spogliare e guardarle, oppure a stendersi sul letto completamente vestito accanto a loro, senza però toccarle.

Questo atteggiamento, in un uomo che si riteneva fosse addirittura incapace di trattenere i propri più bassi istinti, risulta decisamente inconsueto e difficile da immaginare, a meno che non si voglia guardare all’altro aspetto più evidente della complessa personalità di Rasputin, ovvero il suo indiscusso e profondo, seppur bizzarro, senso religioso, che potrebbe averlo indotto ad “usare” le prostitute per mettere alla prova se stesso e la sua capacità di saper resistere alle tentazioni della carne.

Rasputin, in altre parole, avrebbe fatto ricorso alle squillo per un’esperienza mistica, una stravaganza che, in un’indole eccentrica e fuori dal comune come la sua, non stupisce affatto (Foto da: roguesgalleryonline.com).

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About the Author: Maria Paola Macioci