Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
C’è forse qualche nefandezza che non sia stata attribuita a Lucrezia Borgia (1480-1519) da cinque secoli a questa parte?
In realtà la scoperta di nuove fonti e di documenti prima inediti, sta portando alla luce un ritratto in gran parte diverso della figlia di papa Alessandro VI, che non fu la spietata avvelenatrice dedita ad orge e violenze che è stata descritta, ma una donna colta ed intelligente, indiscutibilmente vittima del clima familiare in cui era nata e cresciuta.
Alla corte estense, come moglie di Alfonso I, Lucrezia si dimostrò amministratrice accorta e capace, ed ebbe modo di far valere le sue doti imprenditoriali attraverso iniziative che denotavano acume politico e fini capacità manageriali, soprattutto nel settore agroalimentare, da sempre una grande risorsa della zona del ferrarese; fu la Borgia ad introdurre per prima nelle campagne l’allevamento delle bufale, per ricavarne gustosissime mozzarelle.
Un’idea geniale, attestata nero su bianco nelle carte dell’archivio estense (Foto da: paroleacolori.com).
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