Ringrazio la rivista Vivesani


Venere con “bikini” dorato
Gli antichi romani, sia uomini che donne, tenevano molto all’igiene personale e alla cura del corpo, più di quanto non facessero altre antiche popolazioni a loro coeve o anche più tarde.
Se in epoca più remota ci si lavava interamente una volta a settimana e parzialmente tutti giorni, con la creazione delle terme e dei bagni le abluzioni quotidiane divennero la norma.
Per pulirsi si usavano la soda, la liscivia e la pietra pomice, tutte materie naturalmente abrasive, che se adoperate con troppo vigore rischiavano di rovinare irreparabilmente la pelle; per evitare che ciò accadesse, le signore romane, soprattutto quelle di rango elevato, usavano cospargersi interamente il corpo con oli ed unguenti profumati che lasciavano la pelle liscia e morbida.
I romani avevano una vera e propria passione per i profumi, che usavano dappertutto: corpo, capelli e abiti ne venivano letteralmente inondati.
A volte si riservava lo stesso trattamento anche agli ambienti; durante i banchetti, uno schiavo era solito versare del profumo sui piedi dei commensali, sulle pareti e perfino sulle ali di colombe che venivano poi liberate in volo (Foto da: culturanotizie.it).
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