Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog

giacomo casanova a Venezia

Ritratto di Giacomo Casanova

Vi piacerebbe andare sulle tracce di Giacomo Casanova a Venezia?

Se prevedete un tour della città lagunare e volete conoscere i luoghi più significativi riguardo ad uno dei più grandi “sciupafemmine” della storia, leggete l’articolo che un lettore ha inviato a Pillole di Storia e saprete perfettamente come muovervi.

Buona lettura.

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Giacomo Casanova

Giacomo Casanova è stato uno scrittore, un poeta, un diplomatico, uno scienziato, un filosofo, un agente segreto, un alchimista, un avventuriero, un personaggio incredibile la cui vita è diventata leggenda.

Nato a Venezia nel 1725, ci ha lasciato una produzione letteraria molto vasta.

Ha scritto varie opere, sia in versi, che in prosa.

L’opera che più di ogni altra però è rimasta alla storia è la sua autobiografia: “Historie de ma vie” (Storia della mia vita).

In questo libro racconta dettagliatamente le sue avventure, i suoi incontri e i numerosi amori che hanno reso il suo nome sinonimo di libertino e instancabile seduttore.

Racconta di aver conosciuto personaggi come Voltaire, Madame de Pompadour, Wolfgang Amadeus Mozart, Benjamin Franklin, Federico II di Prussia, Jean-Jacques Rousseau e Caterina II di Russia.

Visiterà tantissime città, ma una città resterà direttamente legata al suo nome, la sua città natale, Venezia.

Il suo rapporto con la Serenissima e le sue autorità politiche sarà molto travagliato, ma il legame con Venezia resterà indissolubile.

Vediamo insieme alcuni dei principali luoghi legati alla vita e alla leggenda di Giacomo Casanova.

Giacomo Casanova a Venezia: i luoghi da visitare

Se vi recate a Venezia e volete scoprire i luoghi che segnarono maggiormente la vita di Giacomo Casanova, ecco quelli che non potete perdervi.

Calle Malipiero

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Targa commemorativa in ricordo della nascita di Giacomo Casanova

Giacomo Casanova è nato il 2 aprile del 1725 a Calle Malipiero, nelle vicinanze di Palazzo Grassi.

È figlio di due attori.

Viene battezzato nella chiesa di San Samuele.

Rimane presto orfano di padre.

Sua madre è una donna molto bella e un’attrice piuttosto nota all’epoca, tanto che di lei parla persino Carlo Goldoni.

Viene affidato alla nonna, che lo crescerà con molto amore.

Il giovane Casanova vive in un appartamento di tre piani, con un salone al secondo piano e una camera da letto all’ultimo piano.

Questo emerge dai suoi scritti e la cosa è stata effettivamente confermata dall’attuale pianta dell’abitazione.

Corte Lunagher

Giacomo Casanova per un periodo ha vissuto anche presso la Corte Lunagher, alla Frezzaria.

Questa è una calle che si trova nel sestiere di San Marco.

In questo luogo oggi si trovano numerosi edifici commerciali e tante attività legate al turismo.

Nel Quattrocento qui si producevano e si vendevano frecce, da qui il nome della calle.

In questa zona hanno soggiornato anche George Byron e un giovane Wolfgang Amadeus Mozart.

Campo San Maurizio

A Campo San Maurizio risiedeva Giorgio Baffo, poeta, grande amico di Giacomo Casanova.

Questo è stato autore di più di 12.000 poesie in veneziano.

La sua poesia era estremamente critica nei confronti del potere, del clero e della classe politica della Serenissima.

La licenziosità è una delle caratteristiche principali della sua poetica, in quanto ricorrono frequentemente temi apertamente erotici e questo aspetto incontrava molto i gusti di Casanova, che parlando del poeta e amico lo definiva: «Genio sublime, poeta nel più lubrico dei generi, ma grande e unico».

Nello stesso palazzo viveva anche il vescovo Pietro Zaguri, personaggio che avrà grande influenza su Casanova, soprattutto dal punto di vista politico.

Casanova frequentava quindi spesso il luogo.

Il Ridotto di San Moisè

A Venezia si trova il più antico casinò d’Italia, o meglio del mondo.

La Repubblica di Venezia è stata, infatti, il primo stato in assoluto ad aprire ufficialmente una casa da gioco regolamentata.

Inaugurata nel 1638, si trovava presso il Ridotto di San Moisè.

Ancora oggi il casinò è in funzione, ma si trova in un’altra sede, ovvero a Palazzo Ca Vendramin Calergi.

È uno dei quattro casinò terrestri a cui si affiancano importanti piattaforme online di casinò in Italia, rappresentando un mercato molto significativo per il nostro paese.

Sin dalle sue origini, il casinò di Venezia rappresentava una voce molto importante per l’erario della Serenissima.

Non solo: rappresentava anche un punto d’aggregazione molto importante per la nobiltà, per i politici e per gli intellettuali veneziani.

Qui si poteva parlare liberamente e spesso ci si incontrava mascherati.

Ovviamente il Ridotto di San Moisè era anche il luogo perfetto per incontri amorosi clandestini.

Neanche a dirlo, Giacomo Casanova era un grandissimo frequentatore di questo luogo.

Era abile al gioco e descrive bene questa sua passione anche nelle sue memorie.

Oggi il Ridotto di San Moisè è parte dell’hotel Monaco.

È aperto al pubblico, ma su richiesta.

Si consiglia di telefonare alla reception dell’albergo per accordarsi anticipatamente in merito a un’eventuale visita.

Il Ponte dei Sospiri e i Piombi

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Giacomo Casanova a Venezia: il Ponte dei Sospiri

Il Palazzo Ducale di Venezia è celebre anche per le sue prigioni, note come i Piombi.

Queste sono raggiungibili attraversando il celebre Ponte dei Sospiri.

Il suo nome era legato ai sospiri dei condannati che osservavano per l’ultima volta dalle finestrelle del ponte la città di Venezia, prima di essere portati in cella.

Giacomo Casanova è stato imprigionato nei Piombi nel 1755, accusato di vilipendio alle istituzioni, libertinaggio, magia e massoneria.

Tuttavia, grazie all’aiuto del frate Marino Balbi, suo compagno di cella, riuscì a scappare attraverso i tetti.

Si finse poi un visitatore accidentalmente rimasto chiuso nell’edificio, facendosi letteralmente aprire la porta, per lasciare poi Venezia.

Oggi il luogo è accessibile visitando il Palazzo Ducale di Venezia (Foto da: biografieonline.it, ilbolive.unipd.it e it.wikipedia.org).

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About the Author: Maria Paola Macioci