Ritratto di cortigiana nella Roma del '500

Ritratto di cortigiana nella Roma del ‘500

La Roma cinquecentesca fu uno strano mix di sacro e profano: città santa da una parte, luogo pullulante di postriboli e prostitute dall’altra.

Il Rinascimento coincise probabilmente con il “momento d’oro” della prostituzione nella capitale, che su un complessivo numero di abitanti intorno alle 50000 unità, giunse a contare circa 7000 meretrici “in attività”, che sommato alla “classe” dei protettori, finiva per costituire una buona fetta della popolazione.

Ad un certo punto la prostituzione divenne un problema non più eludibile, al quale si cercò, in un modo o nell’altro, di porre rimedio; poiché cacciarle, come pure in un primo momento si pensò di fare, avrebbe significato ridurre in modo troppo drastico il numero di abitanti, si decise di tassarle, soluzione di sicuro più comoda e proficua. 

Fu così che la Santa Sede, che allora ben poco aveva di santo, si trasformò in “pappona”, mentre le prostitute furono elevate al rango di “donne curiali“, in quanto dipendenti dalla Curia stessa, che rilasciava loro la licenza per esercitare il “mestiere”, incassando, ovviamente, parte degli introiti da esso derivanti, con i quali finanziò un buon numero di opere pubbliche.

Tra le donne curiali le più ricercate divennero le cortigiane, “onorate puttane” esperte in poesia, musica e piaceri della carne, affascinanti e brillanti conversatrici imbattibili in salotto e nel talamo, amanti del lusso e della sua sfrontata ostentazione.

A loro venne persino riservata, per seguire le messe, la bella Basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio, dove puntualmente si recavano con un incredibile seguito di paggi e fantesche per assistere al rito sacro sempre ed esclusivamente nelle prime file, nel (vano) tentativo di non distrarre, viste anche le generose scollature e l’aspetto non proprio da educande, i fedeli.

Tanta pompa, forma ed ipocrisia insomma, per rendere meno “terra terra” la prostuzione, che tale, tuttavia, restava (Foto da: the-borgias.forumfree.it).