Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Chi ha seguito con partecipazione “L’onore e il rispetto“, “Il peccato e la vergogna” e la più recente “Rodolfo Valentino”, tutte fiction che hanno riscosso un ottimo successo di pubblico, si appassionerà sicuramente anche alle vicende dei fratelli Vito e Saro Licata, protagonisti di “Furore-Il vento della speranza“, ideata dallo stesso autore, Teodosio Losito.
Prodotta da Ares Film, lo sceneggiato sarà trasmesso da Canale 5 in sei puntate, tutte incentrate sulle vicende personali e lavorative della famiglia Licata, trasferitasi dalla Sicilia alla Liguria nell’Italia pervasa da discriminazioni e pregiudizi di fine anni ’50.
Una buona occasione per fare un salto indietro nel passato di oltre cinquant’anni, calandosi nella mentalità e nei rigidi schemi sociali dell’epoca, ancora fortemente caratterizzata da una forte differenziazione, di chiara impronta razzista, tra un Nord ricco, ma non sempre disponibile all’accoglienza, e un Sud decisamente più povero e arretrato, dove la speranza di trovare condizioni di vita migliori, si risolveva quasi sempre nel trasferirsi altrove.
E proprio questa sarà la scelta intrapresa dai Licata, che saranno tuttavia costretti ad affrontare una serie incredibile di vicissitudini, anche dolorose e drammatiche, prima di poter finalmente trovare la giusta via del riscatto del proprio onore e della propria di dignità di esseri umani.
I due fratelli hanno i volti di Francesco Testi, il maggiore e pragmatico Vito, e di Massimiliano Morra, il minore ed impulsivo Saro; Cosima Coppola è invece Concetta, ex prostituta e poi maestra di cui Vito si innamora, mentre Giuliana De Sio interpreta la sindacalista Imma Voglino, che intreccerà una passionale relazione con il più giovane Saro, scatenando gran parte del “furore” che sconvolgerà ulterirmente la già travagliata esistenza della famiglia Licata.
Di tutto rispetto e da tempo noto al grande pubblico il resto del cast principali, di cui citiamo Angela Molina (Crocifissa Licata), Stefano Dionisi ed Elena Russo (il commendator Schivo e sua moglie), Tullio Solenghi e Alessandra Martines (il sindaco Belgrano e la sua schizzinosissima, nonché insopportabile, consorte) (Foto da: liquida.it)
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