Ritratto di fantasia della monaca di Monza, la Gertrude manzoniana

Ritratto di fantasia della monaca di Monza, la Gertrude manzoniana

La monaca di Monza, al secolo Marianna de Leyva y Marino, poi divenuta Suor Virginia Maria in ricordo della madre morta subito dopo la sua nascita, è sicuramente una delle religiose più celebri della Storia, anche se non certo per le virtù monastiche e l’elevata spiritualità mostrate in vita.

L’esistenza di questa donna in gran parte sfortunata, vittima delle meschine leggi dell’epoca e di un padre che non le mostrò mai la minima tenerezza, dotata di un carattere altero e spesso sprezzante nei confronti degli altri, cui non mancava di rimarcare quella posizione di superiorità che gli alti natali le assicuravano, fu costellata di torbidi intrighi ed oscure trame, che in un crescendo di azioni malsane e riprovevoli, sfociò nei più vili degli assassinii.

In realtà, la Signora di Monza non fu né la prima né l’ultima ecclesiastica finita sotto processo e poi in prigione, ché nel corso dei secoli tra le mura dei monasteri si celarono, e a volte si scoprirono, fin troppe vicende simili alla sua, se non addirittura peggiori, solo che molta della sua imperitura fama, Suor Virginia Maria la deve alla penna di Alessandro Manzoni, che con l’ineguagliabile perizia propria del grande scrittore che è, ne ripercorse le non memorabili gesta ne “I promessi sposi”, dove, cambiatole il nome in Gertrude, essa finisce per inguaiare ulteriormente la povera Lucia.

Sulla monaca di Monza c’è talmente tanto da dire e da scrivere che le dedicherò prossimamente più di qualche post; intanto ho trovato in rete il video (da youtube.com) che riporto in basso, nel quale si può vedere ed ascoltare una breve ma esaustiva descrizione del personaggio, in un interessante parallelo storico-letterario Suor Virginia/Gertrude.

Buona visione (Foto da: giuliamarucelli.it).

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About the Author: Maria Paola Macioci