Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog

Louis Charles di Borbone prigioniero al Tempio

Quando e come morì Louis Charles di Borbone, figlio di Luigi XVI e Maria Antonietta, legittimo erede al trono di Francia?

La sorte del principino, noto come il “bambino del Tempio“, è uno dei più grandi enigmi degli ultimi due secoli.

Di certo sappiamo che il piccolo, nell’estate del 1793, venne letteralmente strappato dalle braccia della madre e degli altri familiari per essere condotto in un’altra cella, affidato alle cure molto poco amorevoli del ciabattino Antoine Simon, un ubriacone violento che aveva il compito di “educare” il rampollo reale alla maniera rivoluzionaria, con le buone o con le cattive.

Raccapriccianti alcuni aspetti della sua prigionia (sui quali tornerò in appositi post), in gran parte raccontati in seguito dalla sorella maggiore: non solo al bimbo furono insegnate parolacce, bestemmie e canzoni scurrili, non solo fu regolarmente picchiato e vessato da continue minacce e ricatti, ma venne addirittura costretto a firmare, ovviamente senza rendersi conto di ciò che faceva, un documento in cui asseriva di aver avuto rapporti incestuosi con la mamma, il che certamente rappresentò l’aspetto più bieco del processo a Maria Antonietta, in pratica una farsa.

Louis Charles prigioniero al Tempio con il suo “tutore” Antoine Simon

Tornando a Louis Charles, all’inizio del 1794, per sua fortuna Simon, probabilmente perché aveva già diligentemente assolto al proprio dovere, sparì, solo che il fanciullo, da quel momento in poi, fu completamente abbandonato a se stesso.

Impossibile per noi entrare nello stato d’animo o solo lontanamente immaginare l’angoscia che giorno dopo giorno deve aver attanagliato la mente di questo ragazzino brutalmente privato dei suoi affetti più cari e costretto a subire angherie di ogni genere da parte di estranei senza scrupoli e coscienza, fatto sta che non riuscì a resistere a lungo e l’8 Giugno 1795, a soli 10 anni, morì.

La causa della morte fu addebitata ad un’infezione, visto il persistere per più di una settimana di febbre alta e viste le condizioni igieniche a dir poco precarie della prigione, infestata da topi, zecche e pulci.

Questa almeno è la versione ufficiale su quanto sarebbe accaduto al terzogenito degli ultimi sovrani di Francia prima dello scoppio della Rivoluzione, ma il condizionale è d’obbligo, perché non sono pochi gli storici che, adducendo motivazioni e prove più o meno condivisibili, non accettano tale versione dei fatti, propendendo per un finale ben più lieto, con un bambino sopravvissuto ai momenti più bui del Terrore e in seguito a lungo felice nell’anonimato più assoluto, lontano dalla corte e dalla politica.

L’argomento è misterioso e molto interessante, per questo lo tratterò ancora a breve (Foto da: realinotizie.it e it.wikipedia.org).

 

 

 

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About the Author: Maria Paola Macioci