Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
L’irlandese James Joyce (1882-1941) è uno dei più grandi scrittori europei vissuti a cavallo fra ‘800 e ‘900.
Egli è autore, tra gli altri, del celebre romanzo Ulisse e del racconto Gente di Dublino, un intellettuale ed artista di indiscutibile talento, ma non certo un uomo dalla salute “di ferro”.
Su una cartella clinica riferita all’illustre paziente, apprendiamo infatti che egli soffriva di diabete, colite, gastrite, delirium tremens, piorrea alveolare e reumatismo articolare acuto, patologie probabilmente provocate o almeno peggiorate da uno stile di vita non troppo sano ed equilibrato, contrassegnato da eccessi a tavola e da una marea di sigarette fumate ogni giorno.
Come se ciò non bastasse, ad aggravare la salute già precaria di Joyce, si aggiunsero in seguito una congiuntivite ed un glaucoma per i quali l’uomo venne sottoposto a ben 12 interventi chirurgici, tra cui, nel 1923, l’asportazione totale dei denti, considerati responsabili dell’infezione agli occhi.
Insomma, non c’è che dire: oltre che un eccellente scrittore, Joyce fu, certamente suo malgrado, anche un assiduo frequentatore di ospedali (Foto da: lafrusta.homestead.com).
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