Simonetta Vespucci

Simonetta Vespucci ritratta da Sandro Botticelli (particolare

Simonetta Vespucci, nata Cattaneo, ( 1453-1476) fu una delle nobildonne più belle ed ammirate della Firenze rinascimentale.

Originaria quasi certamente di Genova, la ragazza si sposò giovanissima con Marco di Piero Vespucci, parente del celebre navigatore, e con lui si trasferì a Firenze.

All’epoca la città toscana, grazie alla politica illuminata dei Medici, viveva il periodo del suo massimo splendore ed era considerata il centro pulsante da cui emanava il meglio della cultura europea (vedi https://www.pilloledistoria.it//10854/cinema-tv-spettacolo/i-medici-2-trama-e-cast).

Le scarse informazioni biografiche su Simonetta le apprendiamo non solo dai documenti, ma soprattutto dalle testimonianze degli artisti che la amarono ed ammirarono al punto da farne la loro Musa ispiratrice.

Sandro Botticelli ritrasse la giovane in due delle sue opere più riuscite, la Primavera e la Nascita di Venere (entrambi i dipinti sono conservati agli Uffizi), il poeta e letterato Angelo Poliziano la immortalò nelle Stanze, Luigi Pulci e Lorenzo de Medici le dedicarono romantici poemetti, mentre Giuliano de Medici, fratello minore del Magnifico, gareggiò per lei in un torneo di cavalieri, come d’uso nel ‘400.

La bellezza e la grazia di Simonetta rapirono l’animo delle maggiori personalità fiorentine del Rinascimento, per le quali essa incarnava l’ideale femminile per eccellenza.

Né l’ammirazione si limitava al solo lato estetico, ma si estendeva a quelle doti di grazia, squisitezza di modi e virtù interiori considerate essenziali alla completezza di una donna meritevole di stima ed attenzioni.

Tuttavia questa ragazza, pur ricca di qualità ed inizialmente tanto fortunata, deve parte della sua fama, oltre che all’Arte, ad una morte inattesa e prematura, che ha contribuito ad alimentarne la leggenda: Simonetta si arrese alla tisi (o alla peste) a soli 23 anni.

Riposa nella Chiesa di Ognissanti a Firenze accanto a Sandro Botticelli, che in vita aveva espresso il desiderio di essere sepolto ai suoi piedi (Foto da: iltirreno.gelocal.it)

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About the Author: Maria Paola Macioci