
Ritratto di dama del ‘600 (Rubens). Per diventare bionde (o rosse), le signore dell’epoca usavano anche l’urina
Le donne si prendono cura dei propri capelli fin dalle epoche più remote, anche con metodi che oggi possono apparire bizzarri, ma che erano i soli disponibili o i più efficaci ai loro tempi.
Ci sono giunti diversi manuali di bellezza femminile risalenti al ‘600, tutti prodighi di consigli e ricette per essere più belle e per migliorare l’aspetto delle chiome, che anche allora venivano tinte o schiarite.
Per diventare bionde o regalare alla capigliatura caldi riflessi dorati, le signore veneziane dell’epoca si esponevano frequentemente al sole con i capelli raccolti e ricoperti da una mistura a base di urina e aceto.
Il risultato, grazie soprattutto alla naturale reazione dell’ammoniaca contenuta nella pipì, erano sfumature modaiole che andavano, a seconda del colore di partenza, dal giallo oro al famoso “rosso Tiziano” (Foto da: lucamaggio.wordpress.com).
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