Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Avremo parlato o sentito parlare un’infinità di volte della spedizione dei Mille, di sicuro uno degli eventi più conosciuti della nostra storia, eppure quanti di noi sanno dare un volto o almeno un nome a questi uomini (e una donna) coraggiosi, che svolsero un ruolo determinante per le sorti del nostro Paese?
Pochissimi, probabilmente.
Animata da questa curiosità sono andata alla ricerca di notizie a riguardo, ed ora ho un quadro più preciso di quelle memorabili giornate.
Ecco cosa ho scoperto.
La maggior parte delle Giubbe Rosse apparteneva a ceti sociali medio-alti; tra loro c’erano ben 250 avvocati, 100 medici, 20 farmacisti, 50 ingegneri, qualche commerciante e diversi capitani di navi, sebbene non mancassero artisti, pittori e scultori soprattutto, studenti universitari e un gruppo scelto di 59 Carabinieri genovesi armati di carabine.
Del gruppo faceva parte anche qualche prete e addirittura una donna, la temeraria savoiarda Rosalia Montmasson, moglie del politico Francesco Crispi, che per partecipare alla spedizione fu costretta a mimetizzarsi indossando abiti da uomo.
In gran parte, i Mille provenivano dal Nord Italia.
Il cappellano militare era Alessandro Gavazzi, che in seguito si sarebbe convertito diventando protestante.
Infine, forse non tutti sono a conoscenza del fatto che a seguito della spedizione, a bordo del suo panfilo in qualità di “reporter”, c’era lo scrittore francese Alexandre Dumas, che poi avrebbe raccolto impressioni, fatti, appunti di quella gloriosa esperienza nel libro del 1860, I Garibaldini (Foto da: erepublik.it)
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Buon commento, ad ulteriore smentita della favola inventata dai neoborbonici sui Mille quali “avanzi di galera”.
Ciao.
In realtà, e cmq dovrò prima o poi trattare l’argomento visto anche “dall’altra parte”, dubbi su certi aspetti dell’impresa restano e meritano di essere approfonditi. Tornerò sull’argomento :)