
Madame Campan. La donna, nel suo libro di memorie, descrive minuziosamente alcune esagerazioni dell’etichetta francese, rigida persino sul modo di infilarsi la camicia da notte
Non si può dire che avesse torto Maria Antonietta nel giudicare l’etichetta che regolava la vita di corte a Versailles spesso eccessiva e persino ridicola: l‘aneddoto seguente, tratto dai celebri Mémoires di Madame Campan, prima cameriera della regina e come tale depositaria di intime confidenze e di segreti privati che costituirono la colonna portante del suo saggio, ne è una prova decisamente eloquente.
A Versailles anche i gesti più semplici e quotidiani dovevano obbligatoriamente essere eseguiti secondo il cerimoniale, persino infilare la camicia da notte prima di andare a dormire.
Ecco cosa scrive Madame Campan:
“E’ una sera d’inverno. Maria Antonietta, già tutta svestita in una camera non sufficientemente riscaldata, aspetta di indossare la camicia da notte. La cameriera la tiene già spiegata, quando entra nella stanza la dama d’onore. L’etichetta vuole che sia essa a porgere la camicia alla regina, dopo essersi tolta i guanti, naturalmente. Maria Antonietta ha freddo, ma attende paziente. La dama d’onore prende la camicia, ma si affaccia alla porta la duchessa d’Orleans. Ora è suo il privilegio di porgere la sospirata camicia. La duchessa si toglie i guanti e avanza per prenderla dalla cameriera che nel frattempo l’ha riavuta dalla duchessa. Sopraggiunge però la contessa di Provenza, cognata della regina. Ora l’onore è suo. La regina ormai è un pezzetto di ghiaccio. Vista la situazione, la contessa fa uno strappo all’etichetta, non si toglie i guanti, afferra la camicia e la infila alla regina”.
E pensate che ogni sera, più o meno, si ripeteva la stessa storia… (Foto da: gutenberg.org).
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