Panunto

Banchetto rinascimentale

Nel XVI secolo Venezia divenne il fulcro della cultura gastronomica italiana.

Nella città lagunare lavoravano alcuni tra i migliori cuochi europei dell’epoca, fra i quali Domenico Romoli, meglio conosciuto come “il Panunto“.

Egli fu l’autore di un famoso ricettario, la Singolar dottrina, che segnò un punto di svolta nell’ambito della cucina rinascimentale (vedi https://www.pilloledistoria.it/3000/storia-moderna/cenni-storici-cucina-italiana-dal-rinascimento-allinizio-900).

Il testo del Panunto infatti, edito nel 1560,  non era solo una raccolta di ricette, ma una specie di enciclopedia del sapere gastronomico in cui l’autore interloquiva con il lettore condividendo il proprio sapere in materia e fornendo adeguati consigli per una migliore riuscita dei piatti.

Riporto di seguito la ricetta per fare il Pan unto (con un voluto gioco di parole che si riferisce al nome del suo ideatore), esattamente come è scritta nella Singolar dottrina.

Eccola:

“Fate bollire […] la sommata [lonza]. La gota [guanciale] di un porcastro giovane bisogna che sia mezza cotta. Pigliate un pan tondo e basso, spartito per la metà, e una fetta di lardo […], tagliate la sommata in fette, mettetela sul pan unto, tagliatela sottile e si mangi con aceto forte e spezie dolci” (Domenico Romoli, il Panunto, 1560).(Foto da: digilander.libero.it).