Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
La cucina medievale faceva largo uso di spezie, che venivano adoperate per insaporire bolliti, salse, carni, zuppe e pesci.
Le più comuni erano zenzero, cannella, chiodi di garofano, noce moscata, pepe, cardamomo e galanga, una radice somigliante allo zenzero.
Per herbe bone invece, i medievali intendevano quelle di odore e sapore particolarmente graditi, come il prezzemolo e la menta.
Una caratteristica generale della gastronomia dei secoli di mezzo, oltre alla sapidità, era la strana commistione tra dolce e salato, che spesso accompagnava il medesimo piatto: la carne e il pesce, ad esempio, venivano spesso serviti insieme alla frutta, soprattutto mele e pere.
Due “condimenti” di largo impiego erano pure l’acqua di rose e il latte di mandorle, mentre all’olio d’oliva, raro e costoso, si preferivano lardo e strutto (Foto da: taccuinistorici.it).
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