porri fritti

Antica immagine raffigurante lo zenzero. La ricetta dei porri fritti che trovate in questo post è tratta dall’Anonimo Toscano

La ricetta per preparare i porri fritti che vi propongo di seguito, viene direttamente dal Medioevo.

Si trova nel famoso Libro della cocina di un anonimo autore toscano, non è natalizia ma le feste ormai prossime, con più tempo a disposizione e maggiore voglia di sperimentare davanti ai fornelli, potrebbe essere l’occasione giusta per provare a realizzare una ricetta “d’epoca”, non trovate?

E poi è anche facile, non richiede abilità particolari, e decisamente economica: ecco cosa vi occorre e come procedere.

Porri fritti: ricetta medievale

Sul testo di gastronomia sopra citato, lo sconosciuto autore dà al lettore queste istruzioni: Togli porri interi, bene lavati, e, fessi in quattro parti, e lessali un poco: poi cavali, e poni in taola a scolare; poi togli farina, e distempera con acqua calda un poco, e mena nel catino co la mescola fortemente, e con sale dentro. Poi togli quelli porri a pezza a pezza, et involgi in quella pasta; e poi friggili con olio ad abbundanza.

In italiano corrente suona così: pulite i 2 porri e tagliali in 4 parti (di circa 4 cm,).

Lessateli in acqua salata.

Scolateli bene, lasciando che perdano più liquido possibile.

Nel frattempo, mescolate la farina e un pizzico di sale in una terrina aggiungendo acqua bollente, in modo da ottenere un impasto piuttosto morbido.

Fate riposare circa mezz’ora.

Intanto stendete l’impasto in rettangoli, in numero uguale ai pezzetti di porro.

Infine avvolgete ogni pezzo di porro in un rettangolo e chiudetelo bene ai lati.

Friggete in olio bollente e servite la pietanza ben calda.

Come avrete capito, per fare i porri fritti come nel Medioevo vi servono solo 2 porri di media grandezza, 150 gr. di farina, 1/2 bicchiere di acqua bollente e un pizzico di sale (Vedi anche: https://www.pilloledistoria.it//7636/medioevo/ricette-di-cucina-medievale-cavolo-seduto) (Foto da: storiaincucina.food.blog).

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About the Author: Maria Paola Macioci