Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
I profumi nell’Antica Roma, specialmente in epoca imperiale, erano molto apprezzati ed utilizzati.
Li usavano persone di ogni sesso ed età.
Ma come si preparavano, quali erano gli ingredienti principali e in quali contenitori si conservavano?
Le fonti accertano che nel I secolo d.C. esistevano in città delle botteghe specializzate proprio nel confezionamento di questi unguenti odorosi; essi si ricavavano dalla macerazione in oli vegetali di diverse sostanze naturali, fra cui principalmente fiori, erbe e resine.
Ovviamente, come in ogni epoca, anche a Roma c’erano fragranze di lusso, destinate a coloro che potevano permettersi di spendere cifre esose per la propria toletta, ed altre più economiche ed accessibili.
Le prime in genere, si racchiudevano in preziose e costosissime ampolle in alabastro, mentre per le altre bastavano delle semplici bottigliette in vetro, alla portata anche dei meno ricchi.
I profumi nell’Antica Roma piacevano sia alle donne che agli uomini, anche se fra questi ultimi c’era chi li considerava una inutile frivolezza.
Apparteneva a tale categoria il rude e “campagnolo” Imperatore Vespasiano (come si può vedere in questo aneddoto che lo riguarda: https://www.pilloledistoria.it//13469/storia-antica/imperatore-vespasiano-un-simpatico-aneddoto-raccontato-da-svetonio) (Foto da: madeinpompei.it).
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