abitudini alimentari Rinascimento

La scoperta dell’America (1492) cambiò per sempre le abitudini alimentari degli europei. La zucca “turchesca” fu tra i vegetali che incontrarono maggiormente il favore della gente

La scoperta dell’America nel 1492, fra l’altro, cambiò per sempre le abitudini alimentari degli europei.

Dopo l’impresa compiuta da Cristoforo Colombo, si sa, nulla fu più come prima, persino a tavola.

Nelle terre oltreoceano infatti, nascevano frutti ed ortaggi a noi sconosciuti, che attrassero fin da subito la curiosità (e l’appetito) degli ospiti.

A cominciare dalla fine del ‘400 quindi, sulle nostre tavole iniziarono ad arrivare prodotti nuovi, in gran parte frutta e verdura, alcuni dei quali destinati a diventare parte integrante della nostra dieta (vedi anche https://www.pilloledistoria.it//6354/storia-moderna/lalimentazione-nelleuropa-moderna-riso-grano-saraceno-pomodori-peperoncini-fagioli).

Curiosamente, ortaggi destinati a divenire in seguito fondamentali nell’alimentazione europea e, in particolare, italiana, all’inizio non ebbero affatto successo (ne parlerò in un apposito post).

Per quanto riguarda invece la frutta e la verdura provenienti dall’America che trovarono immediatamente un riscontro positivo, ci sono la zucca “turchesca”, il “fagiolo senza occhio” ed il mais.

La zucca “turchesca” fece talmente furore nella corte mantovana dei Gonzaga, da portare poi alla nascita dei “mitici” tortellini.

I cosiddetti “fagioli senza occhio”, diversi dalla varietà europea “con l’occhio”, divennero subito un must delle tavole aristocratiche.

Solo più tardi, essi vennero relegati a “cibo per poveri”.

Il mais infine, introdotto in Italia dagli Spagnoli, trovò immediato riscontro presso la popolazione (Foto da: lauramalinverni.wordpress.com).

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About the Author: Maria Paola Macioci