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“Dama che scopre il seno” (1570) del pittore veneziano Jacopo Robusti (o Combin) detto il Tintoretto. La dama ritratta dovrebbe essere Veronica Franco

Veronica Franco (1546-1591) fu la prostituta più celebre ed influente della Venezia cinquecentesca.

In realtà, questa donna per l’epoca decisamente libera ed emancipata, colta ed autrice di apprezzati componimenti poetici, fece parte dell’ambita e ristretta élite delle “cortigiane oneste”, ben diverse dalle colleghe di più basso rango, povere e pronte a vendersi in cambio di qualche spicciolo.

Veronica invece, bella e raffinata, poteva permettersi il lusso di scegliere i propri clienti, spesso uomini non solo ricchi ma anche influenti; nel 1574, la ragazza, ormai divenuta famosa, fu incaricata dal governo cittadino di intrattenere il re di Francia Enrico III, notte dopo la quale le sue tariffe subirono un’impennata vertiginosa.

Sulla vita e la personalità di questo interessante personaggio femminile e sull’incontro con il sovrano d’Oltralpe, tornerò in seguito con appositi post, qui mi limito a qualche informazione sul suo aspetto esteriore.

Com’era Veronica Franco?

Che volto e corpo aveva la cortigiana che fece perdere la testa a gran parte dei cittadini maschi della Serenissima e non solo?

Per saperlo dobbiamo guardare due opere di Jacopo Robusti (o Comin), noto come il Tintoretto, ovvero Dama che scopre il seno (1570, in foto) e Ritratto di dama (1574); il pittore infatti, fu un assiduo frequentatore del salotto artistico e letterario della Franco e i suoi sono i soli ritratti che, forse, ne immortalano le fattezze.

Sì perché, in verità, è stato sollevato qualche dubbio sull’identità della modella, ma per la maggior parte degli esperti si tratterebbe proprio della rinomata prostituta.

Se è così, i dipinti del Tintoretto ci mettono di fronte ad una giovane dalla bellezza delicata e raffinata, con pelle diafana e capelli ramati; le perle che in entrambi i ritratti le adornano il collo, fanno maggiormente propendere per la tesi a favore di Veronica Franco, poiché questi gioielli ne furono un tratto distintivo e un simbolo (Foto da: gothicnetwork.org).

 

 

 

 

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About the Author: Maria Paola Macioci