Uomo di Tollund

Il volto meravigliosamente conservato dell’Uomo di Tollund

Le mummie non sono solo egizie: quelle cosiddette “di palude” ci restituiscono corpi di uomini e donne vissuti migliaia di anni fa in perfetto stato di conservazione.

In tal caso però l’intervento umano non c’entra, in quanto è la natura a fare tutto: si tratta infatti di persone sepolte, rimaste e infine rinvenute all’interno di torbiere, tipiche di alcuni paesi nordeuropei, in cui la crescita spontanea di sfagni, un genere di muschi, riesce ad arrestare il normale processo di decomposizione e a mantenere i corpi pressoché inalterati per secoli e secoli.

Uomo di Tollund

L’Uomo di Tollund visto nella sua interezza (Museo di Silkeborg, Danimarca)

E’ questo il caso dell’Uomo di Tollund, una delle mummie di palude meglio conservate al mondo, stupefacente per le eccezionali condizioni in cui si trova, al punto che al momento del ritrovamento, avvenuto in Danimarca nel 1950, si pensò ad un individuo ucciso da poco e non da migliaia di anni come invece è nella realtà.

Ma chi era questo signore di cui ancora oggi possiamo ammirare il volto intatto, con tanto di rughe, imperfezioni e pieghe della pelle?

Dell’età di circa 40 anni, alto 1,61 centimetri, l’Uomo di Tollund visse nel IV secolo a.C. in Scandinavia e quasi certamente venne sacrificato durante un rituale; la corda ancora presente intorno al collo ed accurate analisi mediche, ne hanno da tempo accertato la morte per impiccagione.

La mummia è intera e praticamente intatta in ogni suo punto, ma è il viso a colpire maggiormente, anche per la sua inalterata espressività; la colorazione scura, così come quella rossastra dei capelli, sono una caratteristica comune alle mummie di palude.

Attualmente l’Uomo di Tollund è esposto presso il Museo di Silkeborg, in Danimarca (Foto da: focus.it e darkgothiclolita.forumcommunity.net).

 

 

 

 

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About the Author: Maria Paola Macioci