Ritratto di Pauline Nesle

Nella sterminata schiera di amanti entrate nelle grazie e nel talamo regale di Luigi XV possono essere annoverate anche tre sorelle, che divennero tutte sue favorite, in certi frangenti addirittura contemporaneamente.

Sto parlando delle “famigerate” sorelle Nesle, che per molti anni, grazie a certe virtù nascoste ma abbondantemente elargite, riuscirono a tenere legato a sé il sovrano francese, da sempre fin troppo sensibile al fascino e alle arti femminili.

Una delle giovani donne tuttavia, morì improvvisamente, dando adito a legittimi dubbi sulle cause della sua prematura scomparsa.

Pauline Félicité de Mailly-Nesle era la seconda delle quattro sorelle, forse la meno bella ed aggraziata per via della statura eccessiva (pare, inoltre, che non curasse affatto l’igiene personale, con risultati immaginabili), ma era simpatica, intelligente e vivace, oltre che decisa a conquistare il re.

Poco importava che Luigi XV, al momento in cui le venne presentato, fosse già da tempo l’amante di sua sorella Louise e che proprio quest’ultima, nel 1738, l’avesse convinta a trasferirsi a corte; ne nacque in breve un ménage à trois che scandalizzò persino la reggia più libertina e frivola d’Europa, perché un conto era un monarca donnaiolo, un altro che egli se la intendesse spudoratamente con due sorelle (che poi sarebbero diventate tre!)!

Ad un certo punto mettere a tacere chiacchiere e malignità divenne indispensabile e così si pensò di trovare a Pauline un marito compiacente, un consorte di pura facciata insomma, tanto per essere formalmente a posto.

Solo che la ragazza rimase incinta e nel 1741 partorì uno dei tanti figli illegittimi del volubile Luigi XV.

Purtroppo la giovane non ebbe il tempo di godere delle gioie della maternità: nel giro di qualche giorno, in preda a dolori atroci ed inspiegabili, morì.

Le cause della scomparsa di Pauline non furono mai accertate; probabilmente si trattò di un’infezione, affatto rara all’epoca, ma in tanti adombrarono, neanche tanto velatamente, la possibilità che la donna fosse stata avvelenata.

I contemporanei narrano di un re sinceramente affranto e in lacrime subito dopo la scomparsa dell’amante, ma anche di una Louise immediatamente pronta a consolarlo: avrebbe mai potuto, una sorella, giungere ad uccidere l’altra per non essere più costretta a dividere con lei uomo (potente) e privilegi?

Quasi certamente non lo sapremo mai (Foto da: souvenirsdutemps.vraiforum.com).

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About the Author: Maria Paola Macioci