Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
I “cibi d’oro” erano un’usanza bizzarra della cucina rinascimentale: le pietanze, in pratica, venivano ricoperte di oro, quello vero.
Va da sé che si trattava di un lusso che solo i ricchi potevano permettersi.
Lo scopo era proprio quello di stupire gli ospiti, i quali dovevano restare abbagliati da tanta magnificenza (e spreco) e stupefatti dalle possibilità economiche del padrone di casa.
In piccole quantità l’oro, che è atossico, non provocava problemi di salute a chi lo ingeriva.
In genere si ricoprivano con foglia d’oro i maialini, ma anche le pagnotte di pane (Foto da: lacucinaitaliana.it).
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E la povera gente, come ora, moriva di fame…la storia non cambia!
Vero, sprechi ce ne sono sempre stati, purtroppo. Ma non tutti i ricchi (si spera) sono così, o no? ;)