King Kong (1933)

King Kong (1933)

La passione per il Cinema è uno degli aspetti privati più noti della vita e della personalità di Adolf Hitler.

Il Fuhrer amò in particolare la “divina” Greta Garbo e invece, pur riconoscendone le indiscutibili doti artistiche, non perdonò mai a Charlie Chaplin di averlo ridicolizzato davanti al mondo intero nel suo celebre film “Il grande dittatore” (https://www.pilloledistoria.it//3151/storia-contemporanea/qualche-curiosita-hitler-forse-non-sai).

Proprio il forte interesse per l’arte hollywoodiana, fu alla base di un bizzarro e documentato comportamento del Fuhrer in pubblico, di cui è facile rendersi conto guardando i filmati originali in bianco e nero degli anni ’30, quelli della piena epopea nazista.

Quando il dittatore arringa la folla di seguaci durante i comizi, si può notare che ripete spesso un gesto per lui usuale, quello di battersi il pugno sul petto.

Ebbene, sembra che ciò derivasse dalla profonda ammirazione per King Kong, l’umanissimo scimmione protagonista dell’omonimo film del 1933, che Hitler considerava l’incarnazione di una forza possente e primordiale che desiderava eguagliare (Foto da: tdhicks.com).

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About the Author: Maria Paola Macioci