Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Prima dello scoppio della Rivoluzione Francese, il pasto giornaliero, per i parigini, era tutt’altro che scontato.
La maggior parte della gente, visto lo stato di povertà in cui viveva la popolazione, doveva accontentarsi, quando ne aveva la disponibilità, di un’alimentazione essenziale e fin troppo semplice.
Pane e brodo erano i cibi di base, a volte sostituiti da una tisana.
L’acqua si acquistava a poco prezzo presso le fontane cittadine.
Le tisane venivano consumate quasi esclusivamente da donne e malati, ma accuratamente evitate dagli uomini, assidui frequentatori di caffè e soprattutto taverne, dove si concedevano vari bicchierini di acquavite, rosolio e liquori.
Quando si camminava per strada, era facile imbattersi in un venditore di cialde, apprezzatissime dai bambini (Foto da: unarosadoro.com).
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