I Re Magi in adorazione del piccolo Gesù

I Re Magi in adorazione del piccolo Gesù

Il Natale ormai alle porte mi ha fatto venire in mente che sarebbe stato opportuno, e forse atteso dai miei lettori, dedicare all’argomento alcuni articoli specifici, che trattassero di curiosità e aneddoti sulla festa più bella e attesa dell’anno.

Innanzitutto occorre premettere che i tanti secoli che ci separano dall’evento che cambiò il mondo, la nascita di Gesù, rendono difficile la ricostruzione storica di fatti e figure dell’epoca, alcuni dei quali pertanto, nonostante approfonditi studi e difficili ricerche, continuano ad essere avvolti nel mistero, mentre altri sono stati definitivamente chiariti e accertati.

Cominciamo con l’analizzare tre personaggi che non mancano mai nei nostri presepi, i Re Magi.

In realtà l’unico Vangelo canonico che cita espressamente gli illustri ed infaticabili signori, è quello di Giovanni: “Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme…”.

Levangelista tuttavia, non fa menzione dei loro nomi, né specifica quanti fossero.

Secondo la maggior parte degli storici, Magi era un’antica variante linguistica che stava per “Maghi“, e si trattava probabilmente di sacerdoti dei Medi, un popolo abitante nell’ attuale Iran, allora sottomesso al potere persiano.

Giovanni li avrebbe menzionati nel racconto poiché essi avevano fama di indovini e astrologhi, ed erano stati citati nell’Antico Testamento a proposito dell’avvento del Messia.

Le aggiunte che tutti conosciamo, ovvero che i Re Magi erano tre, che si chiamavano Baldassarre, Melchiorre e Gaspare e che in dono portarono oro, incenso e mirra, si devono a testi apocrifi armeni di gran lunga più tardi, cioè medievali.

I particolari furono inseriti per rendere più familiare e vicina alla gente comune la figura di Gesù (Foto da: ilmondodeibambinichesorridono.it).

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About the Author: Maria Paola Macioci