Ritratto di Anna Bolena

Ritratto di Anna Bolena

Anne Boleyn, o Anna Bolena, come la chiamiamo noi italiani, ce la mise tutta per farsi odiare sia a corte che dal popolo,riuscendoci a tal punto da finire sul patibolo.

Quasi certamente la donna non era colpevole dei reati di cui venne accusata e per i quali fu condannata a morte, ovvero adulterio, incesto e alto tradimento, ma fu ugualmente in gran parte responsabile della sua stessa tragica fine, a causa del comportamento ambiguo, dell’atteggiamento intrigante e  della condotta scorretta che non aveva mai mancato di mostrare, dando di sé agli altri un’immagine negativa e decisamente poco amabile.

Il 19 Maggio del 1536, poco più che trentenne, Anna Bolena venne decapitata nella Torre di Londra per volere del re ed ex marito Enrico VIII, da cui aveva avuto la figlia Elisabetta, futura regina; l’epilogo di questa storia d’amore appassionata e burrascosa risulta ancora più incredibile se si tiene conto delle enormi difficoltà che il bizzarro monarca aveva affrontato e superato pur di sposare quella che evidentemente aveva all’epoca ritenuto la donna della sua vita, non esitando a schierarsi apertamente contro la Chiesa di Roma e contro il suo stesso popolo.

Anna Bolena era infatti profondamente invisa alla maggior parte degli inglesi, che sopportarono malvolentieri la sua incoronazione; molti vedevano in questa donna scaltra dal passato turbolento l’incarnazione stessa del Male e la consideravano foriera di catastrofi per il Paese.

Per qualcun altro infine, la seconda moglie di Enrico VIII aveva persino impressi fisicamente i segni distintivi del diavolo: un vistoso neo sul collo e un presunto sesto dito alla mano sinistra, proprio delle streghe (Foto da: vivalascuola.studenti.it).

 

 

 

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About the Author: Maria Paola Macioci