Ai romani piaceva mangiare, ma non sempre il prezzo dei cibi era a buon mercato

Ai romani piaceva mangiare, ma non sempre il prezzo dei cibi era a buon mercato

Sappiamo che i romani erano delle buone forchette e che i piaceri della tavola occupavano gran parte della loro vita quotidiana, sia privata che sociale, ma quanto spendevano per mangiare?

Quanto costavano i generi alimentari, almeno quelli principali, nell’Antica Roma?

Tra le fonti a riguardo, una in particolare è piuttosto preziosa, sebbene tarda, in quanto ci fornisce indicazioni precise sul costo del cibo: si tratta dell’Editto dei prezzi, che l’imperatore Diocleziano emanò nel 302 d.C.

Questi i prezzi sanciti dalla suddetta legge: 36 denari per un chilo di carne di maiale, 100 denari per un modio castrense (all’incirca 13-14 Kg.) di frumento o di legumi, 24 denari per un chilo di formaggio secco, 18 per un chilo di pesce secco e 16 per un litro di olio d’oliva.

Tanto o poco?

Abbastanza se si tiene conto che un reddito medio-basso dell’epoca si aggirava sui 50 denari al giorno, ragion per cui alcuni generi alimentari restavano quasi del tutto esclusivi delle classi più abbienti (Foto da: trevenezie.it).

 

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About the Author: Maria Paola Macioci