Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Se gli uomini se la cavavano fabbricandosi un rudimentale preservativo (https://www.pilloledistoria.it//4321/storia-antica/preservativo-degli-antichi-egizi), le donne dell’Antico Egitto si affidavano a metodi anticoncezionali a dir poco suggestivi, ricavati si da ingredienti naturali, ma da far accapponare la pelle.
Il papiro di Kahen è un antichissimo testo di medicina risalente al 1850 a.C. circa, dal quale veniamo puntualmente informati sulle conoscenze ginecologiche del tempo, sistemi contraccettivi compresi; uno dei più comuni per le signore egizie era quello di inserire nelle parti intime una sorta di “tappo” fatto con escrementi di coccodrillo (un animale tenuto in grande considerazione in Egitto, tanto da essere mummificato) amalgamati con miele, che avrebbe costituito, secondo loro, una barriera alla eventuale penetrazione di spermatozoi all’interno dell’utero.
Se funzionasse però, non lo sappiamo (Foto tratta da: tuttimattiperigatti.forumcommunity.net).
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