Ritratto di Adolf Hitler

Ritratto di Adolf Hitler

Ebbene si, anche Adolf Hitler, da decenni assurto a simbolo del Male per antonomasia, aveva debolezze e lati “umani” come tutti.Ecco un elenco di curiosità poco conosciute sul Fuhrer.

 

La golosità e la paura del dentista

Ipocondriaco e nevrotico fino alla paranoia, Hitler si sottopose, per migliorare il proprio stato di salute generale, a diete drastiche che limitavano al minimo il consumo di carne e non contemplavano neppure un goccio d‘alcool, ma non riuscì mai a rinunciare alla sua passione in fatto di cibi: i dolci.

I suoi preferiti erano la panna e il cioccolato, inoltre il Fuhrer non sapeva dire di no allo zucchero, che aggiungeva a tutto, persino all’acqua, un’abitudine che alla lunga gli causò seri problemi alla dentatura, che si guastò irrimediabilmente.

Anche perché, come riferì in seguito il suo dentista personale Johannes Blaschke, Hitler aveva una tale fobia delle cure mediche da evitarle il più possibile, con il risultato che i denti marci gli causarono anche una perenne ed imbarazzante alitosi.

 

La scuola e la passione per la pittura

Hitler fu un pessimo scolaro, soprattutto in grammatica (faceva errori di ortografia anche da adulto), ma era bravo nel disegno e ambiva a diventare un grande pittore.

In realtà tutto il talento artistico del giovane si esaurì nella sua esperienza di pubblicitario, un lavoro creativo in cui doveva ideare vignette e slogan efficaci per reclamizzare prodotti; certamente sopravvalutandosi, Hitler visse come una cocente delusione la sua bocciatura all’esame di ammissione presso l’Accademia di Belle Arti di Vienna, una sconfitta morale che non riuscì mai a superare del tutto.

Chissà, forse, se fosse stato ammesso e avesse potuto coronare il suo sogno, il corso della storia novecentesca avrebbe preso una piega diversa e meno drammatica…

 

La passione per il Cinema

Il Fuhrer era un appassionato di Cinema, interesse che condivideva con Joseph Goebbels, che invitava spesso in una delle sue sale di proiezione private.

I gusti?

Greta Garbo era l’attrice preferita, Charlie Chaplin l’attore meno amato (ma solo perché si era permesso di farne una feroce parodia nel celebre film Il grande dittatore) e King Kong il film preferito.

Qualcuno afferma che fu proprio dal famoso scimmione che Hitler apprese il gesto ricorrente di battersi il pugno sul petto, come possiamo vedere dalle immagini dei suoi comizi.

 

La vista imperfetta e il rifiuto degli occhiali

Gli occhiali segno di debolezza?

Era questo il pensiero di Hitler, che infatti si rifiutò sempre di indossarli nonostante le sue difficoltà visive.

Alle quali ovviò, o almeno tentò di farlo, facendosi costruire un’apposita macchina da scrivere con cui venivano ribattuti tutti i documenti a lui riservati; l’apparecchio scriveva con caratteri tipografici più grandi del normale, agevolando in tal modo la lettura da parte del Fuhrer.

 

I treni speciali

Il Fuhrer disponeva di due treni speciali attrezzatissimi per muoversi in fretta e in sicurezza, uno da utilizzare in tempo di pace, l’altro equipaggiato per i periodi di guerra.

Il treno, detto Fuhrersonderzug, seguiva percorsi segreti, ma evidentemente in occasione dell’ attentato del 1941 a cui sfuggì per un soffio, qualcuno dell‘entourage tradì e”parlò”.

 

Le origini ebraiche

Più volte sono state sbandierate ai quattro venti le presunte origini ebraiche di Hitler, ma a supporto di questa tesi, che se confermata avrebbe il sapore di un’atroce beffa, sono finora state riportate solo voci.

Una in particolare: Alois, padre del Fuhrer, sarebbe stato il figlio illegittimo della cameriera Maria Schickelgruber e del giovane ebreo per il quale lavorava.

Ma a quanto ne sappiamo, si trattava di un pettegolezzo privo di fondamento.

 

Il look

Sembra che Hitler non prestasse inizialmente grande attenzione all’abbigliamento e al modo di presentarsi in pubblico, piuttosto trasandato, ma cambiò idea grazie all’amico Dietrich Eckart, che gli consigliò una tenuta più marziale, in quanto gli avrebbe conferito maggior autorevolezza e charme.

Fu così che il capo del nazismo adottò il look con cui tutti lo conosciamo: baffetti corti e squadrati, frustino da ufficiale e lungo impermeabile stretto in vita (Foto da: webzeest.com).

 

 

 

 

 

 

 

 

2 Comments

  1. Stefano Maggio 20, 2014 at 10:10 pm - Reply

    Grazie per queste “curiosità'”……che ci fai vivere , sono davvero belle, ci permettono di scoprire un personaggio storico……sotto altri aspetti…..ciao

    • Maria Paola Macioci Maggio 20, 2014 at 11:06 pm - Reply

      Già, sono aspetti “umani” meno conosciuti, ma utili a capire meglio il personaggio. Grazie a te che mi leggi sempre! :)

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