Antica cucina italiana

Antica cucina italiana

Molti piatti e drink apprezzati in gran parte del mondo, Italia compresa, devono il loro nome a quello di personaggi storici con i quali, in un modo o nell’altro, sono entrati in contatto; in questo post scopriamo l’origine, a volte sorprendente, di alcuni di essi.

 

 

 

Battaglia di Marengo

Battaglia di Marengo

Pollo alla Marengo

Sembra incredibile, ma questo piatto oggi considerato da veri buongustai, nacque come cena “d’emergenza” nel campo di battaglia di Spinetta Marengo (Alessandria), dove l’esercito di Napoleone riportò una celebre vittoria il 14 Giungno del 1800.

Dopo tanti giorni di accampamento i viveri scarseggiavano e così il cuoco Dunand rimediò un pasto con quello che era avanzato, ovvero pollo, pomodori, uova, gamberi di fiume e qualche aroma; l’aggiunta del pane per i crostoni e di una spruzzata del cognac preferito da Napoleone, rese questa pietanza deliziosa al palato del generale, che ordinò a Dunand di cucinarla dopo ogni battaglia.

 

 

 

John Montagu IV Conte di Sandwich

John Montagu IV Conte di Sandwich

Sandwich

Il panino più famoso del mondo vanta una controversa origine anglosassone.

Secondo un’antica tradizione, esso prenderebbe il nome da John Montagu IV conte di Sandwich (1718-1792), un accanito giocatore di carte che nelle lunghe sessioni di gare con gli amici, per non perder tempo, si sarebbe concesso solo veloci spuntini di pane e manzo, aneddoto che, però, secondo recenti studi, sarebbe nato dalla fantasia di uno scrittore del ‘700. Pare certo invece, che il conte di Sandwich, instancabile al tavolo da gioco, avesse già pronti con sé questi panini così da non doversi allontanare per mangiare.

 

 

 

Otto von Bismark

Otto von Bismark

Asparagi alla Bismark…

…e non solo, poiché i piatti dedicati al grande statista tedesco del XIX secolo furono molti, un’onorificenza che i cuochi dell’epoca vollero concedergli come ringraziamento per la raggiunta unificazione della Germania.

Tanto più che, si mormora, Bismark fosse anche un’ottima forchetta.

 

 

 

Vittore Carpaccio-Arrivo degli ambasciatori, Gallerie dell'Accademia, Venezia

Vittore Carpaccio-Arrivo degli ambasciatori, Gallerie dell’Accademia, Venezia

Carpaccio

Questo tipico piatto italiano di carne cruda sembra sia nato a Venezia nel 1950 nel ristorante Harry’s Bar, quando Giuseppe Cipriani, proprietario del locale, lo preparò per una prestigiosa cliente, la contessa Amalia Nani Mocenigo, che non poteva mangiare carne cotta.

Fu lo stesso Cipriani a dargli il nome, prendendolo in prestito da quello del pittore veneziano Vittore Carpaccio (1465-1525/6), autore di quadri con una netta predominanza cromatica di rosso e bianco, proprio come la pietanza appena creata, un insieme di sottili fette di carne di manzo cruda accompagnate da una salsa bianca preparata con senape e maionese.

 

 

 

La Regina Margherita di Savoia

La Regina Margherita di Savoia

Pizza Margherita

Questo è probabilmente l’aneddoto più noto: nel Giugno del 1889 il cuoco napoletano Raffaele Esposito, per onorare l’illustrissima ospite Margherita di Savoia, prima Regina d’Italia, preparò appositamente questo squisito piatto a base di pomodoro, mozzarella e basilico, i cui colori ricordavano quelli della bandiera italiana.

Questa è almeno  la versione ufficiale sull’origine della pizza, ma ne esiste anche un’altra, meno nota, secondo cui essa sarebbe in realtà stata creata diversi decenni prima di quella celeberrima occasione.

 

 

 

Francois-René de Chateaubriand

Francois-René de Chateaubriand

Filetto alla Chateaubriand

Forse non poteva contare troppo sulle doti fisiche lo scrittore francese Francois-René de Chateaubriand, ma su quelle di geniale intellettuale e scrittore sicuramente si, e anche, si dice, di cuoco provetto.

Pare che durante una missione diplomatica in Inghilterra, il suo cuoco personale abbia preparato il filetto di carne con burro e salsa bernese (burro ed erbe aromatiche), e che la pietanza, del tutto sconosciuta oltre Manica, sia stata decisamente apprezzata.

Da qui la fama di maestro dell’arte culinaria del grande scrittore romantico, una qualità che gli avrebbe permesso di conquistare molte donne, prese appunto “per la gola”.

 

 

 

Maria I Tudor detta "La sanguinaria"

Maria I Tudor detta “La sanguinaria”

Bloody Mary

Non si sa bene se questo cocktail a base di succo di pomodoro e vodka sia stato inventato dall’attore George Jessel o dal barman Fernand Petit, ma è certo che il nome intendeva riferirsi a Maria I Tudor, regina d’Inghilterra, nota anche come “Maria la Sanguinaria” (il drink si distingue infatti per il colore rosso acceso).

In realtà Maria, figlia di Enrico VIII e sorella maggiore di Elisabetta I, non nacque affatto crudele, ma venne pesantemente condizionata dalla violenza dell’ambiente e della famiglia in cui visse, fino a tirar fuori il peggio di sé una volta raggiunto il potere.

Nonostante la persecuzione e la condanna di molti protestanti, Maria non fu in effetti peggiore o più crudele di tanti altri sovrani dell’epoca.

 

 

 

Il Duca di Wellington

Il Duca di Wellington

Filetto alla Wellinghton

L’origine del nome di questo piatto a base di filetto di carne avvolto in crosta, dipenderebbe dal fatto che il generale Wellinghton, celebre per aver definitivamente sconfitto le truppe napoleoniche nell’epica battaglia di Waterloo, ne fosse disperatamente ghiotto, o al fatto che egli fosse tanto indifferente al cibo che i cuochi al suo servizio, non sentendosi apprezzati, finivano per licenziarsi.

Secondo questa seconda versione quindi, il nome imposto a questo tipo di carne deriverebbe dal suo aspetto di lucido cilindro marroncino, simile agli stivali del generale inglese. (Foto da: chefitalianinelmondo.wordpres.com, tefter.it, historyorb.com, albertoperconte.it , italica.rai.it, gazzettadelmezzogiorno.it, messainlatino.it , iltesorodicarta.blogspot.it, arteposter.it)

 

 

 

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About the Author: Maria Paola Macioci