Ritratto di Louis de Rouvroy duca di Saint-Simon

Ritratto di Louis de Rouvroy duca di Saint-Simon

Non tutti i visitatori rimasero folgorati dalla magnificenza di Versailles, o meglio, ci fu anche chi, oltre a lusso e splendore, non potette fare a meno di notare certe sue caratteristiche meno positive e non mancò di testimoniarlo.

Tra i non estimatori della costruzione più sfarzosa d’Europa ci fu il duca Louis de Rouvroy de Saint-Simon, un aristocratico frequentatore della corte, che nelle sue Memorie ci ha lasciato di Versailles un ritratto decisamente poco lusinghiero:

Gli appartamenti reali hanno notevoli inconvenienti, in quanto danno su locali meleodoranti. Cortigiani e servitori vivono quasi tutti in stambugi oscuri, malsani e privi di aria, del tutto simili alle conigliere. Le distanze sono così enormi che si devono percorrere chilometri di corridoi in una sola giornata. I servizi igienici sono tanto inadeguati che gli aristocratici orinano per le scale. Le sale da pranzo sono così lontane dalle cucine che i cibi arrivano in tavola quasi freddi, nonostante gli oltre quattrocento servitori adibiti al servizio”.

E ancora, a proposito del’immenso parco:

“Per arrivare alle fresche ombre del giardino, si è costretti ad attraversare un’ampia, assolata spianata, all’estremità della quale, in qualsiasi punto, non c’è altra alternativa se nn salire o scendere le scalinate, mentre il giardino stesso termina con una collinetta. Il selciato brucia i piedi, ma se non ci fosse selciato si sprofonderebbe continuamente nella sabbia smossa o in un fango nero. Negli innumerevoli corsi l’acqua è verde, fangosa e sporca; provoca un’umidità malsana e continua, accompagnata da cattivo odore…Dappertutto salta agli occhi la violenza perpetrata ai danni della natura”.

Sembra incredibile che osservazioni tanto desolate e sconfortanti potessero riferirsi alla reggia che fu l’orgoglio dei re di Francia. (Foto da: wikipedia.org)

 

 

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About the Author: Maria Paola Macioci