Il pane nel Medioevo

Il pane nel Medioevo

Nella millenaria storia della cucina il pane è sicuramente l’alimento dal valore simbolico più alto, quello per il quale, a causa della carenza o di un suo ingiustificato aumento di prezzo, si sono spesso verificati scontri e rivolgimenti sociali anche importanti.

L‘origine del pane, sebbene diverso da quello che conosciamo e mangiamo noi oggi, si perde nella notte dei tempi; ritrovamenti archeologici anche recenti hanno riportato alla luce resti di “gallette” cotte su pietra risalenti a migliaia di anni fa ricavate, tra l’altro, almeno secondo le sofisticate analisi effettuate, da radici di albero.

Nei popoli della Mesopotamia si usava la farina d’orzo per preparare la “schiacciata”, mentre gli Egiziani furono i primi ad introdurre il lievito e ad ottenere, di conseguenza, un tipo di pane più alto e soffice.

Il pane dei Greci consisteva in semplice farina cotta, ma in un’infinità di modi; quello più diffuso, soprattutto tra le classi meno abbienti, era il “maza”, una leggera “galletta” di farina d’orzo, i più ricchi mangiavano quotidianamente quello di farina di frumento e, chi poteva permetterselo, preferiva di sicuro l’“agoraigos“, che pare fosse il più buono di tutta l’Attica.

In Grecia, le cerimonie prevedevano il consumo di appositi e pregiati pani da offrire agli dei, come attestano numerose raffigurazioni giunte fino a noi.

A Roma il pane si diffuse relativamente tardi e a lungo fu essenzialmente quello ricavato dalla farina di farro; con il passare del tempo, a seconda del tipo di ingredienti utilizzati, della macinatura, della lavorazione e della destinazione, esso si diversificò in svariati modi, poiché c’era quello per i ricchi, per i poveri, per gli schiavi, per i soldati e, addirittura, per i cani (panis furfureus).

In Europa il pane divenne il cibo base dell’alimentazione solo a partire dal Medioevo, epoca in cui per la prima volta si differenziò in nero, fatto con la segale o, in tempi economicamente difficili, con farina di castagne e di ghiande, e in bianco, fatto con frumento. Foto da: (pamart.it)

 

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About the Author: Maria Paola Macioci