raffaello

Autoritratto di Raffaello

A guardarne il ritratto di giovane uomo dal volto angelico e delicato, sembra difficile immaginarlo come amante focoso e libertino, eppure Raffaello Sanzio (1483-1520), stando alle parole di Giorgio Vasari, fu “persona molto amorosa affezionata alle donne e ai diletti carnali” fino, forse, a morirci.

Raffaello perì nella notte del 6 Aprile 1520, un Venerdì Santo.

Da diversi giorni aveva una febbre sopraggiunta “dopo aver disordinato più del solito”.

In parole povere, secondo il Vasari, il giovane artista, appena trentasettenne, sarebbe rimasto vittima dei suoi stessi eccessi amorosi.

Infezione?

Malattia venerea?

Date le scarse conoscenze mediche dell’epoca, è praticamente impossibile risalire con certezza alle cause che condussero a morte prematura il più grande pittore del Rinascimento (per approfondire cliccate qui: viaggiatoricheignorano.blogspot.com/2018/05/gli-eccessi-amorosi-che-uccisero.html) .

Tuttavia, che egli fosse un vero e proprio tombeur de femmes, è assodato.

Nel 1520, anno del decesso, Raffaello aveva già da tempo intrecciato una travolgente relazione con Margherita Luti.

Questa bella ragazza, che non mancò di ritrarre in varie opere, è meglio nota come La Fornarina (era figlia di un fornaio).

Per averla sempre accanto, quando dovette trasferirsi a Roma per affrescare la Loggia del Palazzo della Farnesina di Agostino Chigi, l’artista pretese ed ottenne che anche la sua amata potesse trasferirsi lì con lui.

Sulla giovane possediamo poche informazioni biografiche, molte delle quali più vicine alla leggenda che alla verità storica.

Alcuni studiosi ritengono che, dopo aver sposato Raffaello in segreto, si sia ritirata in convento subito dopo essere rimasta vedova (Foto da: fanpage.it ).

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About the Author: Maria Paola Macioci