Caterina II

Ritratto di Caterina II di Russia, detta “la Grande”

Caterina II di Russia (1729-1796) è considerata pressoché unanimemente uno dei massimi esempi di dispotismo illuminato, tanto abile in politica da essere passata alla Storia come “la Grande” (leggi anche https://www.pilloledistoria.it//9092/storia-moderna/caterina-russia-la-passione-le-serrature).

Nella vita privata tuttavia, la donna si comportò spesso in modo spregiudicato, non esitando a complottare contro lo stesso marito per diventare zarina, ed anche dal punto di vista intimo fu tutt’altro che irreprensibile, tanto che i suoi tre figli ebbero, quasi certamente, paternità diverse.

Caterina si circondò sempre di uno stuolo di amanti e i contemporanei la consideravano, forse non a torto, una specie di ninfomane; quando si stancava di un “amico di letto”, se ne liberava ricoprendolo di doni costosi e/o ripagandolo con cariche e privilegi (come fu per Grigorij Potemkin).

Insomma, una donna sessualmente, pare, insaziabile, al punto da arrivare a comportamenti piuttosto discutibili, come quello di pretendere che una propria dama di compagnia si trasformasse in una “Eprouveuse”, ovvero “colei che fa la prova“, soprannome con il quale venne, non senza ironia, ribattezzata Praskovya Bruce: vediamo perché.

Entrare nell’alcova imperiale non era un lusso che poteva essere concesso a tutti, ma un ruolo da meritare sul campo: come fare dunque?

Semplice: la signora Bruce testava personalmente le capacità amatoriali dei possibili amanti e riferiva alla sovrana le proprie impressioni in merito, dopodiché quest’ultima decideva se costoro avessero o meno i requisiti giusti per sollazzarla sotto le regali lenzuola (Foto da: holland.com/it).

 

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About the Author: Maria Paola Macioci