Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Una delle versioni più accreditate della morte di Caio Gracco è quella riferita da Plutarco.
Secondo lo storico, dopo aver abbracciato un’ultima volta la moglie Licinia, che invano aveva tentato di dissuaderlo dal consegnarsi a coloro che avevano già ucciso suo fratello Tiberio, il tribuno della plebe si recò completamente disarmato sull’Aventino.
Ormai braccato dagli inseguitori, resosi conto di non avere scampo, il coraggioso politico romano decise di farsi uccidere da Filocrate, suo fedelissimo servitore, che subito dopo, desideroso di seguire fino alla fine l’amato padrone condividendone il tragico destino, si suicidò.
Correva l’anno 121 a.C. (Foto da: romanoimpero.com).
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