Ludwig II

Ludwig II (Helmut Berger) e Sissi (Romy Schneider) in “Ludwig” di Luchino Visconti

La controversa ed affascinante figura di Ludwig II di Baviera ha ispirato numerosi film, tra i più celebri dei quali vi è sicuramente il “Ludwig” di Luchino Visconti, pellicola del 1973 in cui a prestare il volto, una volta bellissimo, poi gonfio e irriconoscibile, allo sfortunato sovrano, è uno strepitoso Helmut Berger, artefice di una delle sue migliori interpretazioni.

A rendere più veritiero il film, contribuì la scelta di girarlo nei luoghi reali che avevano fatto da sfondo alle vicende personali e politiche di Ludwig, ma anche l’estremo realismo con cui il maestro del cinema italiano seppe cogliere la parabola discendente che aveva contraddistinto la breve esistenza del re, simbolicamente riferibile a quella più generale e irreversibile che aveva coinvolto l’intera classe della nobiltà europea, una volta fiorentissima, ma che, nell’800 di Ludwig, aveva ormai perso il suo ruolo originario nella società.

E poiché la figura di Ludwig non può essere slegata, per varie ragioni, da quella dell’amata cugina Sissi, grande rilievo è dato anche all’Imperatrice d’Austria, una donna di gran lunga più cupa ed enigmatica di quanto il celeberrimo filone cinematografico a lei dedicato, in verità un po’ zuccheroso, abbia voluto mostrare; anche qui, a dare volto e sentimenti alla moglie di Francesco Giuseppe, è Romy Schneider, l’attrice che, in qualche modo, venne (e si sentì) in parte prigioniera di un ruolo che le è rimasto tenacemente appiccicato addosso per tutta la durata della sua carriera.

Tre ore di grande storia quindi, raccontata anche attraverso uno scenario perfettamente ricostruito, la cui magnificenza resta impressa negli occhi e nella mente dello spettatore.

Un film da (ri)vedere (Foto da: it.wikipedia.org).

 

 

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About the Author: Maria Paola Macioci